Quando si portano a lungo i tacchi infatti, si tende a stressare la zona lombare. Il risultato è una fastidiosa lombosciatalgia che rischia di cronicizzarsi e di provocare, dunque, problemi a lungo termine.
Ma nel dettaglio quali tacchi dobbiamo evitare e per quanto tempo per proteggere la nostra schiena? E cosa dobbiamo fare quando insorge il dolore? È presto detto.
Quali evitare
Recenti studi hanno dimostrato che a provocare le lombalgie più acute e fastidiose sono i tacchi alti tra i 7 e i 10 centimetri.
Questo perché quando si indossano scarpe così alte si costringe il corpo a compensare la postura, alterando la curvatura naturale della colonna vertebrale.
Il risultato è una modifica sensibile della struttura scheletrica, che danneggia e infiamma le articolazioni portando all’insorgere di dolori persistenti.
I tempi da rispettare
Considerando che un’ora di passeggiata con i tacchi alti oltre 7 centimetri può apportare dei veri e propri mutamenti della colonna vertebrale, sarebbe bene evitare di indossarli se prevediamo di camminare per tanto tempo.
Anche se spesso il tacco è una necessità imposta dal luogo di lavoro, onde evitare danni e infiammazione sarebbe altrettanto sconsigliato indossarli se si prevedono lunghi momenti in piedi.
Tacchi e mal di schiena: i rimedi
Uno degli errori che molte donne commettono quando insorge il mal di schiena da tacco alto è passare immediatamente a una calzatura piatta. La scarpa senza nessun tipo di tacco è in realtà dannosa e non aiuta a far passare i dolori.
Per eliminare questo fastidioso problema si può innanzitutto fare un po’ di stretching, allungando e distendendo i muscoli. Dopodiché si può applicare una fascia lombare riscaldante, che allevia le tensioni e diminuisce sensibilmente il dolore.
Infine, occorre indossare una scarpa che abbia un rialzo di almeno due centimetri: questa altezza permette infatti alla schiena di assumere una posizione naturale, non stressata, che aiuta a eliminare i danni provocati dall’uso eccessivo dei tacchi alti.